Forse ti sarai imbattuto in una news in merito al presunto rinvio delle sanzioni previste nei confronti di enti pubblici e aziende inadempienti alle prescrizioni del nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).

Ebbene, tale notizia si è rivelata totalmente priva di fondamento: non è previsto alcun rinvio delle sanzioni!

Il Garante, tramite nota ufficiale, ha infatti precisato che:

“…non è vero che il Garante per la protezione dei dati si sia pronunciato sul differimento dello svolgimento delle funzioni ispettive e sanzionatorie…”

“Nessun provvedimento del Garante, peraltro, potrebbe incidere sulla data di entrata in vigore del Regolamento europeo fissata al 25 maggio 2018”

Ora, noi di “GDPR Scuola”, crediamo che gli istituti debbano conformarsi ai principi dettati dalla nuova normativa non soltanto per evitare le sanzioni, ma anche e soprattutto per tutelare pienamente i diritti di ogni singolo utente.

La protezione delle informazioni personali è infatti una necessità imprescindibile per qualsiasi organizzazione, sia essa pubblica o privata.

Il nuovo regolamento generale sulla protezione dei dati è stato redatto sul modello anglosassone.

Per tale ragione, il testo della normativa non contiene linee guida specifiche da rispettare, ma unicamente principi da seguire per rendere la scuola conforme a quanto espresso dal legislatore.

Tale approccio innovativo potrebbe rivelarsi di difficile interpretazione in Italia.

La domanda perciò sorge spontanea: “Com’è possibile tramutare un principio in un adempimento e di conseguenza dimostrare di aver rispettato tale principio?”

L’unico modo per farlo è quello di utilizzare un metodo.

Noi di “GDPR Scuola”, grazie all’esperienza maturata in questi anni nella gestione dei dati degli utenti della scuola e allo studio approfondito del nuovo regolamento, abbiamo sviluppato un metodo chiamato “GDPR Scuola”.

Il metodo “GDPR Scuola” si fonda sui seguenti pilastri:

1) La teoria tradotta in pratica
Siamo convinti che la sinergia tra competenze legali, normative e gestionali sia il modo migliore per tradurre la teoria in pratica.

2) La specifica conoscenza del mondo scolastico
Gestiamo dati e informazioni da più di dieci anni: il nostro metodo è stato sviluppato specificatamente per la scuola, grazie all’esperienza da noi maturata sul campo.

3) L’aspetto educativo
La doppia natura delle istituzioni scolastiche (pubbliche amministrazioni e comunità educative) ci ha portato a sviluppare un metodo che contempla la formazione non solo degli addetti alla gestione dei dati, ma anche di docenti, genitori e alunni.