Negli ultimi due anni, anche a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, è notevolmente cresciuto il numero di giovani che scelgono di usare app o siti web dedicati al “dating online” per fare nuovi incontri.

I pericoli sono tuttavia dietro l’angolo, e riguardano tra le altre cose furti d’identità, truffe e uso illecito dei dati personali.

Il Garante ha indetto a questo proposito una campagna dal titolo “Quando insegui Cupido online, fai attenzione alla privacy!, volta a promuovere la consapevolezza dei ragazzi sui rischi a cui possono andare incontro.

Ecco dunque i suggerimenti dell’Autorità per usare i servizi di “dating online” in sicurezza.

“Dating online” e privacy: come tutelare i propri dati personali e sensibili

Come suggerisce il Garante, qualora si scelga di iscriversi a siti di incontri o di utilizzare applicazioni dedicate al “dating online”, è fondamentale leggere accuratamente l’informativa sul trattamento dei dati personali.

In particolare, è importante essere consapevoli di quanti e quali dati verranno raccolti, di chi sarà a trattarli e per quali finalità, così come per quanto tempo verranno conservati, e se possano o meno essere condivisi con terze parti a scopo commerciale o per finalità di marketing.

Al momento dell’iscrizione è preferibile fornire solo i dati indispensabili per fruire del servizio, avendo cura di verificare le impostazioni privacy, ed eventualmente di disattivare ogni strumento di raccolta di informazioni non essenziali all’utilizzo.

Il Garante suggerisce poi – quando possibile – di impedire che la app e i siti di dating abbiano accesso alla memoria o ad alcune funzionalità del dispositivo (quali ad esempio microfono e videocamera), disattivando anche i dati di geolocalizzazione se non strettamente necessari.

Tutela dei dati personali e iscrizione a siti e app di “dating online”

Quando si usano app e siti dedicati agli incontri online è preferibile – almeno inizialmente – interagire con un nickname o uno pseudonimo, evitando di utilizzare il proprio nome reale.

È inoltre opportuno effettuare l’iscrizione utilizzando un’email creata “ad hoc”, che non contenga alcun riferimento personale.

In questo modo ci si può tutelare da eventuali diffusioni di dati, scongiurando al contempo il rischio di essere rintracciati al di fuori del servizio di dating da utenti indesiderati o sgraditi.

“Dating online” e immagini o video personali

Quando si parla di “dating online” occorre prestare particolare attenzione a pubblicare foto personali che permettano di rendersi riconoscibili.

Il Garante, inoltre, suggerisce di impostare la privacy del sito o dell’app in modo tale che le immagini risultino accessibili solo ad utenti autorizzati.

A fronte dei pericolosi fenomeni che imperversano in rete, è necessario che ognuno rifletta attentamente prima di procedere al caricamento di foto o video personali su app o siti di dating, così come prima di condividerle in privato.

Questo poiché una volta pubblicate o diffuse è quasi impossibile mantenerne il controllo.

La diffusione di immagini personali, specie se di carattere sessuale, espone al rischio di cadere vittima di fenomeni pericolosi, quali il “sextortion” (o ricatto sessuale online), il “revenge porn” (diffusione di immagini compromettenti a scopo di diffamazione e vendetta), o ancora il “deep nude” (creazione di video falsi in cui i soggetti, in una sorta di fotomontaggio, sono ignari protagonisti di scene di carattere pornografico).

A tal proposito, il Garante della privacy raccomanda di:

  • Verificare che nell’informativa siano opportunamente illustrati dal fornitore dei servizi di dating quelli che possono essere gli utilizzi relativi alle immagini che si mettono a disposizione
  • Ricordare che i volti sono collegati a dati di natura molto delicata, quali i cosiddetti dati biometrici, che possono essere impiegati per finalità illecite
  • Evitare di memorizzare su siti o app dati quali le coordinate di accesso di carte di credito e sistemi di pagamento

“Dating online” e best practices per la tutela dei dati personali

All’interno del vademecum sull’utilizzo delle app e dei siti dedicati al “dating online” il Garante suggerisce inoltre di cancellare periodicamente i dati raccolti e, qualora si scegliesse di non fruire più del servizio, di disattivare l’account personale, avendo cura di informarsi su come ottenere anche la rimozione completa di eventuali dati ad esso correlati.

Per utilizzare i servizi di dating con maggiore tranquillità è poi possibile adottare alcune semplici best practices, sempre valide quando si parla di utilizzo di strumenti tecnologici: impostare password di accesso complesse e sicure, modificarle con regolarità, e aggiornare periodicamente le app alle nuove versioni (che in genere prevedono migliorie in termini di sicurezza).

“Dating online” e soggetti minori

È fondamentale evitare che siano i più giovani a utilizzare app o siti per il dating, in quanto più esposti al rischio di diventare vittime inconsapevoli di malintenzionati, o di diffondere dati sensibili, informazioni su conti bancari, carte di credito, ecc.

In Italia il Codice Privacy stabilisce che solo a partire dai 14 anni un soggetto minore possa esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali per quanto riguarda l’offerta diretta di servizi della società dell’informazione, di cui fanno parte i servizi digitali.

Prima di allora è imprescindibile che a prestare il consenso sia solo ed esclusivamente chi esercita la responsabilità genitoriale.

Conoscere nuovi amici o possibili partner è piacevole, ma i ragazzi devono essere consci di quelli che possono essere i rischi che il “dating online” comporta.

Consapevolezza, una certa diffidenza, e tutela della propria sicurezza in ambito web devono essere le priorità, onde evitare ripercussioni spiacevoli e potenzialmente pericolose.